Da qualche anno l’industria italiana è entrata nella quarta rivoluzione industriale e sta vivendo quella che viene chiamata l’industria 4.0, caratterizzata da un’interconnessione indissolubile con il mondo digitale.
Oltre ad un miglioramento della produzione dato dall’automatizzazione sempre più forte dei processi industriali, però, la digitalizzazione del secondo settore comporta dei nuovi pericoli per le imprese italiane soprattutto per quelle di piccole-medie dimensioni che non sono preparate a possibili attacchi informatici.
Come indicato nel rapporto 2024 sulla sicurezza ITC italiana di Clusit (Associazione italiana per la Sicurezza Informatica), nel 2023 sono stati registrati 2.779 incidenti informatici gravi a livello globale e 11% di essi si sono verificati in Italia, in aumento del 3,4% rispetto all’anno prima. Ecco che la cyber security diventa un elemento indispensabile per la sicurezza e la continuità della tua azienda.
Il pericolo principale per la tua azienda sono i ransomware. Cosa sono? Te lo spieghiamo noi!👇🏻
Ransomware
Cosa sono?
Il ransomware (dalla parola inglese ransom, cioè “riscatto”) è un tipo di virus informatico che può infettare un tuo dispositivo e bloccare l’accesso ai suoi contenuti, account dietro ad una richiesta di denaro: se vorrai continuare ad utilizzare quel dispositivo dovrai quindi pagare il riscatto ai cyber criminali che lo hanno bloccato.
Solitamente la richiesta appare come una finestra che compare non appena provi ad utilizzare i dispositivo bloccato e contiene la minaccia di riscatto più le istruzioni su come pagare la somma. Se non pagherai la somma richiesta entro il tempo stabilito allora il blocco diventerà definitivo e non potrai più accedere al dispositivo e tutti i suoi dati.
Come si diffondono?
I ransomware si diffondono principalmente attraverso e-mail o messaggi apparentemente innocenti e affidabili contenenti che ti invitano a cliccare un link o a scaricare un allegato che, se cliccato, andrà ad installare il virus sul tuo dispositivo.
Altre volte, invece, si nascondono dietro a banner, pagine o link che incontri durante la navigazione sul web che, se aperti, scaricano il ransomware sul tuo dispositivo.
E non è tutto: questo tipo di virus può contagiare anche altri dispositivi, se essi sono collegati ad uno infetto tramite la sincronizzazione tra dispositivi, tramite il cloud oppure può inviare lo stesso virus ai numeri salvati nella tua rubrica tramite messaggi contenenti link infetti.
Cyber security aziendale
Come difendere la tua azienda?
Ora immagina il tipo di danno che potrebbe creare un solo ransomware nella tua impresa: nessuno sarebbe al sicuro e, soprattutto, i dati aziendali potrebbero diventare irrecuperabili. Ma quindi, cosa puoi fare per evitare una simile catastrofe?
Il primo passo è la prevenzione: se non hai già all’interno della tua azienda un reparto IT di professionisti informatici che si occupa, tra le altre cose, della sicurezza dei tuoi dati e della tua rete, allora è bene pensare di organizzarne uno. Oppure, puoi sempre affidarti nelle mani di un’impresa informatica che lo faccia per te.
Un altro passo importante è la prudenza: i tuoi dipendenti devono essere istruiti nell’evitare di aprire link o messaggi sospetti e nel controllare sempre la provenienza delle e-mail che ricevono e gli indirizzi dei siti web che visitano.
In ogni caso è bene mantenere sempre aggiornati i sistemi di sicurezza informatica e gli antivirus attivi all’interno della tua azienda perché siano sempre operativi e aggiornati agli ultimi tipi di virus in circolazione. Inoltre, i dispositivi della tua azienda devono sempre avere i sistemi, i software e le app aggiornati e avere un sistema di backup attivo periodico, per poter avere sempre una copia dei dati a disposizione in caso si dovessero danneggiare o bloccare.
Come debellare un ransomware nella tua azienda?
Esistono dei modi per contrastare un attacco ransomware già in corso: il primo e il più semplice è pagare il riscatto richiesto dai cyber criminali, ma non è detto che siano onesti e che mantengano la promessa di sbloccare il tuo dispositivo una volta ricevuta la somma in questione. Infatti, come indicato nel report globale sui ransomware del 2023 effettuato da Veeam, un’azienda di sicurezza informatica specializzata nella protezione e recupero dati dai ransomware, il 21% delle aziende in questione ha pagato il riscatto ma non hanno poi recuperato l’accesso ai propri dati.
Un altro metodo è quello di formattare il dispositivo, però in questo caso si andrebbero a perdere tutti i dati al suo interno e, se non si è effettuato un backup recentemente, allora sarebbe un bel problema per la tua azienda.
La soluzione migliore è, quindi, quella di rivolgersi a dei tecnici informatici specializzati che potrebbero recuperare il tuo dispositivo e i tuoi dati senza grandi rischi.
Ecco che entriamo in gioco noi: da anni Neide aiuta aziende come la tua ad operare in sicurezza e continuità. Contattaci, siamo a tua disposizione!🫱🏻🫲🏻