Se fino a pochi anni fa Facebook era sulla cresta dell’onda per i giovanissimi, oggi l’età degli utenti che lo usano sta aumentando.
«L’ambiente dei social media tra gli adolescenti è molto cambiato rispetto a tre anni fa» commenta Monica Anderson, una dei ricercatori del Pew Research Center. «Oggi, le abitudini dei giovani utenti non contemplano più l’uso di una sola piattaforma».
Il Pew Research Center, think tank statunitense, da anni analizza l’uso e l’impatto dei social media sui più giovani. Se nel 2015 aveva riscontrato che il 71% dei ragazzi tra i 13 e i 17 anni usava Facebook, oggi le tendenze sono cambiate considerevolmente e mostrano che c’è stato un calo superiore al 20% nel numero di utenti e una grossa diminuzione del numero di collegamenti nell’arco della giornata. L’uso di Facebook nella medesima fascia d’età è sceso al 51%, mentre l’85% degli intervistati afferma che oggi il social media più usato è YouTube. Il 72% poi usa Instagram, e il 69% Snapchat. Quest’ultimo tra l’altro è un altro social network che nell’ultimo semestre ha perso molto; forse a causa dell’ultimo aggiornamento che non è affatto piaciuto ai suoi utenti. Percentuali ancora minori spettano a Twitter, Reddit e Tumblr, che si limitano a raccogliere il 3%, l’1% e meno dell’1%, rispettivamente.
Per quanto riguarda invece l’impatto che i social network hanno avuto sui giovani utenti il 31% di essi ritiene che i social media abbiano avuto un effetto positivo sulle loro vite; il 24% crede invece che l’effetto sia stato per lo più negativo, e il 45% è convinto che l’influenza non sia stata né positiva né negativa.
Tra i lati positivi, gli adolescenti riconoscono soprattutto la possibilità di tenersi facilmente in contatto con gli amici e i famigliari, mentre quelli che vedono soprattutto lati negativi indicano il bullismo e la diffusione di pettegolezzi.